Cachi: il cibo degli dei
È lunedì, ma questa mattina non siamo andati al mercato, ma direttamente in giardino, dove si trova una grandissima pianta di Cachi di cui oggi vogliamo parlarvi.
Il cachi è una pianta della famiglia delle Ebenacee e il suo nome scientifico è Diospyros kaki. È originario dell’oriente ed è molto diffuso in Cina centro-meridionale e in Giappone.
Viene chiamato anche l’albero dalle 7 virtù: la prima è la lunga vita, la seconda la grande ombra che fa sotto di lui, la terza è la mancanza di nidi fra i suoi rami, la quarta è la mancanza di tarli, la quinta sottolinea che si può giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, la sesta è che non è attaccabile dai parassiti, la settima ricorda che esse forniscono un bel fuoco e un ottimo concime per la terra.
I cachi sono un frutto autunnale dalle tantissime proprietà: sono ricchi di vitamine, in particolare la C; di acqua, quindi aiutano a reidratare l’organismo e di fibre che contribuiscono alla regolarità intestinale.
Una volta che li avete raccolti dalla pianta dovete dare loro il tempo per una perfetta maturazione in modo che i tannini presenti nel frutto si affievoliscano, altrimenti quando andremo a mangiarli avranno al palato un effetto astringente e allappante molto poco piacevole.
Se vogliamo conservarli per un lungo periodo già lungo li possiamo mettere su un cesto di vimini, senza farli toccare, in un luogo fresco e asciutto; mentre se vogliamo accelerare la maturazione, li mettiamo allo stesso modo, ma inserendo delle mele in mezzo in modo che aiutino questo processo.
A noi piace mangiarli per colazione o per merenda al naturale. Potete posizionare il caco su di un piattino, poi con un piccolo coltello molto affilato togliete la parte del picciolo, ed infine con un cucchiaino potete gustare la sua polpa lasciando la buccia.
I cachi sono ottimi anche per preparare delle piccole prelibatezze, magari nei prossimi giorni, vi daremo una nostra ricetta.
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