Guardando le stelle al Castello di Petroia
Il mastio che vigila su tutto
Oggi vi raccontiamo del Castello di Petroia. Oramai sapete che durante i nostri viaggi alla scoperta delle bellezze italiane ci piace soggiornare in posti inconsueti e ricchi di storia.
Il Castello di Petroia è situato a metà strada tra Gubbio e Perugia. È circondato da un boschetto su una leggera altura che domina le valli circostanti delimitate all’orizzonte dall’appenino, immerso nel tipico paesaggio umbro, che lo incornicia. Il paesaggio rimasto praticamente immutato nei secoli, come sono rimaste immutate le strutture architettoniche che compongono rendono questo borgo medievale speciale. Cinto ancora oggi dalle antiche mura del XII secolo, col Mastio che si erge e “vigilando” su tutto.
Federico da Montefeltro
Al nostro arrivo, dopo aver parcheggiato l’auto in un’area riservata e dopo aver salito poche scalette ci siamo trovati di fronte al cancello d’ingresso. Pochi passi più avanti è situata la reception, dove Lucia ci ha accolti e ha fatto le consuete operazioni di check- in. Una volta terminate le formalità di rito, ci ha accompagnati a visitare la struttura raccontandoci, durante la passeggiata, della storia di questo luogo. Abbiamo così scoperto che è un posto di interesse storico, perché qui il 7 giugno 1422 è nato Federico da Montefeltro, duca di Urbino. Il Federico in questione è quello che da conte e poi diventato duca grazie a papa Sisto IV. È il Federico ritratto nel dittico, con la consorte Battista Sforza, capolavoro del Rinascimento di Piero della Francesca conservato agli Uffizi di Firenze.
Il Relais
È il famoso condottiero e mecenate, esempio dell’uomo del Rinascimento. Figlio illegittimo di Guidantonio e la dama di compagnia della morente Rengarda Malatesta contessa di Urbino, Elisabetta degli Accomanducci, che per evitare lo scandalo si è rifugiata al Castello di Petroia. La località era già nota nel XI secolo per la fortificazione che vi era eretta. Federico Barbarossa la assegnò in giurisdizione a Gubbio nel 1163. Inutile stare a raccontare i passamano e le contese che sono avvenute durante i secoli alle quali ha “assistito” il castello fino a oggi. Basta sapere che l’attuale proprietario è Carlo Sagrini che, insieme alla moglie, ha trasformato questo castello in un hotel da favola con un ristorante che cucina tipiche ricette di altri tempi.
Soggiornare in un castello
Stanze ampie, alti soffitti in legno, pavimenti in pietra e piccole finestre incastonate nella pietra caratterizzano l’hotel e lo rendono molto accogliente. Visitando gli ambienti dell’incastellamento che si susseguono l’un l’altro, troviamo la Sala Guidubaldo e la Sala degli Accomandugi, che con la loro maestà ci fanno subito capire lo sfarzo che gli antichi feudatari vivevano quotidianamente.
Al pian terreno, poco distante dalla reception, troviamo un’intera stanza adibita a biblioteca creata recentemente dal falegname “di corte” Cesare Pica, dove si possono consultare libri storici, romanzi, saggi, riviste e l’intera collazione dei volumi dell’Accademia dei Georgofili.
La nostra camera si trova al terzo piano dell’edificio centrale e si affaccia nella corte interna, dove si può scorgere anche la torre, trasformata in una suite da sogno.
La stanza è composta da una zona notte con un letto a baldacchino al centro, da una zona living con un divano e un tavolo antico, e da due bagni, uno più funzionale ed ampio con la doccia e uno più piccolo, ma estremamente romantico con una comoda vasca idromassaggio angolare e una finestrella che si affaccia sulla vallata.
La ciliegina sulla torta di questa romanticissima stanza, è il silenzio che si può godere appieno, rotto solo dal cinguettio degli uccellini che ci hanno svegliato delicatamente la mattina.
Notti stellari
Il castello si trova in una zona dove è assente l’inquinamento luminoso. Durante la notte per noi romanticoni osservare sdraiati a terra il cielo puntinato di stelle lucenti, individuando armati di astrolabio con una torcia a pile col filtro rosso o come abbiamo fatto noi con le app per riconoscere le costellazioni è il valore aggiunto della permanenza. Non è un caso che Petroia faccia parte Astronomitaly. La particolare certificazione de “I cieli più belli d’Italia” che identifica i luoghi più belli dove osservare le stelle nel Bel Paese.
Dopo la notte romantica, un super buongiorno è dato dalla colazione di ottimo livello, composta da un grande buffet con una vasta selezione di salumi e formaggi umbri, pane e dolci fatti in casa, succo d’arancia appena spremuto, croissant fragranti, frutta fresca e cereali. La colazione è servita nella sala da pranzo storica dove regna sovrano un enorme camino.
Tutto il personale che abbiamo incontrato durante il soggiorno è gentile, professionale, poliglotta e molto attento alle esigenze di tutti i clienti. Buona la pulizia e ottimo il wi-fi gratuito e veloce che copre tutta la struttura.
Se desiderare trascorrere un weekend speciale in Umbria, questo castello è quello che fa al caso vostro.
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