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ITALIA IN 24H VENETO

Romantica Treviso

Treviso

Inizia il nostro giro in città

Siamo seduti all’ombra della loggia del Palazzo del Trecento che si affaccia sulla Piazza dei Signori, nel cuore della città di Treviso, sorseggiamo un ottimo spritz e osserviamo lo “struscio” degli eleganti trevigiani. Da qui inizia la passeggiata per il centro storico della cittadina veneta. Le distanze tra un monumento e l’altro sono brevi, iniziamo il nostro giretto per la nostra rubrica Italia in 24H.

Dalla Loggia al Duomo

Dalla Loggia dei Cavalieri, passando per via Calmaggiore si arriva al Duomo dedicato a San Pietro Apostolo, che è anche la cattedra vescovile, dove sono custoditi tanti tesori d’arte. La cripta e l’Annunciazione Malchiostro di Tiziano, collocata nell’omonima cappella, sono i gioielli che ci hanno colpito di più.

Dante e la chiesa di San Francesco

Ci inoltriamo tra le vie cittadine e notiamo i fiumi che percorrono e caratterizzano la città. Sono gli stessi corsi d’acqua che Dante Alighieri cita nel IX canto del Paradiso ne la Divina Commedia. Il Sommo poeta ha vissuto un periodo a Treviso durante il suo esilio, lo confermano le spoglie di uno dei suoi figli custodite nella chiesa di San Francesco, ovviamente è un altro monumento da visitare.

“Là dove Sile e Cagnan s’accompagna”

Per noi è emozionante sostare su ponte Dante a osservare i fiumi dove il poeta toscano ha osservato e scritto i versi, “Là dove Sile e Cagnan s’accompagna”. In alcuni giorni si può notare da questo punto il particolare fenomeno della netta separazione dei due fiumi osservato da Dante.

Capita che le acque del Cagnan siano più torbide a causa di un temporale, nel momento in cui il fiume si immette nel Sile si ha modo di osservare con chiarezza lo stacco delle acque dei due fiumi che scorrono quasi paralleli, ognuno con la propria tinta, fino a mescolarsi più a valle.

Il Cagnan, passa intorno all’Isola della Pescheria, altro punto caratteristico della città ed aziona ancora oggi le ruote di mulini, i testimoni di altri tempi, che mulinano lenti o veloci a seconda della portata del fiume.

San Nicolò e San Tommaso

Da visitare assolutamente la chiesa di San Nicolò e farsi due passi costeggiando le mura cinquecentesche bagnate anch’esse dalle acque dove nuotano timorose folaghe, giungerete a porta San Tommaso.

Canale Buranelli

Il luogo che per noi è la chicca da condividere con chi si ama, ma anche da godere soli, è passeggiare al sottoportico che costeggia il Canale dei Buranelli, alimentato da una risorgiva di un ramo del Botteniga. Il canale prende il nome dai commercianti dell’isola veneziana di Burano, che nel Cinquecento abitavano su questo corso d’acqua. Lo scorrere calmo del fiume e la luce del sole riflessa dalle acque sugli edifici che vi si specchiano è per noi il luogo più romantico della città, in tempi passati qui si ritrovavano le donne di Treviso per lavare i panni.

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