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Udaipur e il lago Pichola

Udaipur

Lago Pichola

Udaipur è strettamente legata ai laghi in particolare al lago Pichola. La città, pare un merletto per le decorazioni e sue architetture, specchiandosi sul lago è magica. Scopriamo che in principio il lago era molto più piccolo. Fu apliato sacrificando il villaggio di Picholi, che sorgeva sulle sue sponde. In onore del villaggio sommerso è stato dato il nome al lago.

Il primo intervento fu quello voluto da Maharana Udai Singh II (1537-1572), mentre fu Maharana Amar Singh I (1597-1620) che fece innalzare la diga di Pichola, costruendo anche i ghats sul lago, per i cittadini e i viaggiatori. Un tour in barca è d’obbligo per vedere da vicino il Mohan Mandir la struttura in mezzo al lago, che assomiglia a un tempio. Fu costruita in memoria di uno dei figli del Maharana Jagat Singh I (1628-1652). Oggi è anche un santuario ornitologico per la grande varietà di uccelli che vi si possono osservare, tra i quali le anatre morette, le folaghe, gli aironi, le sterne, i cormorani e i martin pescatori. Per chi ama il birdwatching è l’ideale, non rimarrà deluso.

Jagniwas/Taj Lake Palace Hotel

Jag Niwas, costruito tra il 1743 e il 1746, dal 62° successore della dinastia di Mewar: Maharana Jagat Singh II (1734-1751). Fu la residenza estiva della famiglia reale fino a quando Maharana Bhagwat Singh (1955-1984), nel 1963 lo trasformò in un hotel storico di lusso il Taj Lake Palace. Un gioiello in marmo che sembra galleggiare in mezzo al lago, diventato famoso in tutto il mondo quando venne girato il film con Roger Moore nei panni di James Bond: Octopussy-Operazione piovra, del 1983. L’hotel era il rifugio di Octopussy, interpretata dalla Bond girl Maud Adams.

Jag Mandir

Jag Mandir è il palazzo del piacere. Il luogo super romantico del lago. I lavori sull’isola iniziarono con Maharana Amar Singh I (1597 – 1620), continuarono con Maharana Karan Singh (1620–1628) e terminarono con Maharana Jagat Singh I (1628–1652). La struttura iniziale del complesso, il Gul Mahal, ospitò il futuro imperatore Shah Jahan, chiamato col nome persiano, datogli dal nonno paterno, Khurram, che vuol dire gioioso. Il principe fu esiliato dal padre per essersi ribellato. È in quel periodo che Maharana Karan Singh stabilisce una parentela onoraria con il principe. Shah Jahan diventato imperatore sarà il protagonista con sua moglie Mumtaz Mahal della storia d’amore tra le più belle dell’India. Tutti si appassionano loro storia. Lui per lei fece costruire l’iconico mausoleo in marmo makrana, Taj Mahal, del quale abbiamo già raccontato.

Giardino del Paradiso

Jag Mandir lo chiamano anche “Swarg Ki Vatika” o “Giardino del Paradiso”, e lo è davvero! È usato spesso come palazzo per le feste reali e come luogo di villeggiatura estiva. Sono altre le architetture e degli edifici importanti all’interno del Jag Mandir, oltre al Gul Mahal, sono il Garden Courtyard, Darikhana, Bara Patharon ka Mahal, Zenana Mahal e Kunwar Pada ka Mahal.

Gli elefanti

Il complesso è decorato esternamente con grandi elefanti scolpiti in pietra, situati sulla facciata d’ingresso verso la città. I pachidermi ci ricordano quello fedele e possente, chiamato Ramprasad (o Ram Prasad) del Maharana Pratap. L’elefante durante la battaglia di Haldighati, creò scompiglio, schiacciando numerosi soldati Mughal, cavalli e anche diversi elefanti da guerra. Fu fedele al Maharana Pratap, lasciandosi morire di fame quando fu catturato. Il palazzo è oggi un lussuosissimo Heritage Hotel, famosa location dei matrimoni in grande stile, ma è comunque visitabile.

Mary Margaret Kaye

Il romanticismo non finisce se pensiamo a Mary Margaret Kaye. Nelle acque del lago sono disperse le sue ceneri. La scrittrice di origine inglese, nata in India nel marzo del 2003, fu premiata con il Colonel James Tod International Award dalla Maharana Mewar Foundation di Udaipur, per il suo “contributo al valore permanente che riflette lo spirito ed i valori del Mewar”. Il romanzo storico anglo-indiano, ha venduto più di quindici milioni di copie in tutto il mondo. Il titolo? Padiglioni lontani, pubblicato nel 1978, è la storia struggente da leggere a bordo lago.

Saheliyon Ki Bari

Se il giardino dell’Eden per Mary Margaret Kaye è Udaipur e il lago Pichola, il Saheliyon Ki Bari, noto anche come Garden of the Maidens, è giardino delle vergini o delle fanciulle o delle donne. Si narra che questo luogo di pace e bellezza sia stato costruito per le fanciulle di “corte”. Qui potevano trovare protezione e quiete, lontane dal palazzo e dagli sguardi indiscreti. Vasche, aiuole in fiore, fontane riccamente decorate, statue di leoni ed elefanti e fiori di loto, il giardino è unico nel suo genere.

Ambrai Ghat

È il momento del tramonto, è magico per i colori e la luce soffusa. Come all’alba, a Gangaur Ghat, ci mettiamo a osservare la vita degli abitanti della città che continua a svolgersi sui ghat. Ora siamo seduti ad Ambrai Ghat sul lato opposto. Uno dei punti più belli di Udaipur per ammirare lo skyline della città quando il sole scompare in compagnia di tante coppie e ragazzi che giocano a schizzarsi l’acqua del lago fra loro.


Questo racconto è la seconda parte di un articolo che puoi leggere cliccando qui.

Udaipur e il lago Pichola è una delle innumerevoli meraviglie dell’India che abbiamo scoperto grazie alla consulenza di Yatra Exotic Routes ed Incredible India.

Se vuoi, puoi seguirci e scoprire altri luoghi fantastici su Instagram @charmenoff


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