Il Louvre Abu Dhabi
Il distretto dedicato alla cultura
Il Louvre il più famoso museo della Francia ha aperto un altro lume culturale internazionale: il Louvre Abu Dhabi. È il primo museo universale nel mondo arabo, punto di riferimento al Cultural District a Saadiyat Island negli Emirati Arabi Uniti.
Il premio Pritzker, Jean Nouvel
A venticinque minuti d’auto dal centro di Abu Dhabi, il neo spazio espositivo si sviluppa in 6.400 metri quadrati distribuiti su 55 candidi parallelepipedi di diversi volumi piccoli e grandi, indipendenti l’uno dall’altro, disposti in modo apparentemente casuale, che paiono galleggiare sul mare. In realtà le parti del museo sono state erette come se fossero gli abitati un “quartiere”.
Lo afferma l’architetto, premio Pritzker, Jean Nouvel, che lo ha progettato. Balza all’occhio l’immensa cupola ribassata del diametro di 180 metri, che sembra fluttui in aria, del peso di circa 50 tonnellate, poggiata su quattro supporti celati alla vista, che copre i due terzi degli edifici sottostanti del museo. La copertura è un fitto intreccio d’acciaio e alluminio di otto strati, ispirato alle foglie di palma, che consente alla luce solare di filtrare e giungere sugli spazi aperti sottostanti come una “pioggia di luce”, citando sempre l’archistar. La cupola ha anche la funzione di abbassare la temperatura che risulta, per le strutture sottostanti, essere di 5 gradi inferiore rispetto a quelle al di fuori.
L’acqua che giunge sotto la cupola attraverso le darsene e le piscine, riflette la luce e dona un tocco di magia in più, allo stesso tempo contribuisce anch’essa a dare refrigerio alla struttura, aspetto importante legato alla sostenibilità, obiettivo cruciale delle politiche dell’emirato.
Il frutto della capacità dell’umanità tutta
Il museo si snoda attraverso i vari moduli collegati tra loro da passaggi con ampie vetrate, sulle quali si possono leggere frasi di personaggi della cultura di fama mondiale e corridoi che danno la possibilità di riprendere il contatto visivo con l’esterno. I passaggi aiutano a raccogliere i pensieri e recuperare attenzione per la galleria successiva, allo stesso tempo riportano il visitatore al luogo geografico in cui si trova, un ulteriore elemento della narrazione museale della contaminazione e della circolazione del sapere. L’esposizione accosta in modo cronologico opere e manufatti provenienti dalle culture più diverse e lontane del pianeta. Le opere “dimorano” una accanto all’altra dialogando tra loro, sottolineando un’estetica universale, frutto della capacità dell’umanità tutta.
Cambiare prospettiva
L’indizio evidente che mette in risalto l’intento, è il pavimento delle prime sale. La tarsia dei marmi bianchi e i nomi delle città in nero e oro posti a fianco di una linea frastagliata disegnano una mappa. I nomi delle città sono di tutto il pianeta elencate a caso, una dopo l’altra senza un ordine preciso. La storia della creatività umana trascende i luoghi, il tempo e le civiltà. Essa non può essere spiegata da un’unica narrazione, ma con diversi racconti che si intrecciano tra loro. Al Louvre Abu Dhabi si sperimenta un cambio di prospettiva rispetto alle opere legato al luogo dove ora sono esposte. Esse vivono o rivivono, comunicano diversamente rispetto al luogo in cui sono state “partorite”.
Un museo premiato per il design e la sostenibilità
Ogni elemento del museo è stato pensato e progettato. Nulla è stato lasciato al caso, dalle insegne, ai divani, alle illuminazioni, alle vetrine, agli elementi digitali delle singole gallerie. Il viaggio di emozioni e gli stimoli alla comprensione, passo dopo passo, galleria dopo galleria, dagli antichi reperti archeologici, alle arti decorative, alle sculture neoclassiche, ai dipinti di maestri moderni e le installazioni contemporanee, sono colte in assoluta rilassatezza e pienezza. Sarà per questi motivi che il museo ha ricevuto diversi prestigiosi premi internazionali per quanto riguarda il design e sostenibilità.
Per i prossimi trent’anni
Il Louvre Abu Dhabi ha ufficialmente aperto i battenti l’11 Novembre 2017. Nei prossimi trent’anni, in base all’accordo intergovernativo stipulato nel 2007 tra Abu Dhabi, capitale degli EAU e la Francia, giungeranno opere in prestito dal Louvre di Parigi e da altri dodici musei francesi, in più sarà garantito il supporto e la consulenza per nuove acquisizioni.
Il Louvre Abu Dhabi è una meraviglia. Sono dodici le gallerie, dal vestibolo che sollecita la curiosità e le domande. Passando alla galleria I primi villaggi e poi a metà percorso alla galleria delle Vie commerciali asiatiche, quella Dal Mediterraneo all’Atlantico e la galleria della Cosmografia. Si giunge fino alla galleria chiamata Un palcoscenico globale, dove gli artisti sollecitano il visitatore con la loro visione artistica partendo dalle stesse domande di quelli vissuti nell’antichità.
Il Louvre Abu Dhabi è un tempio della conoscenza: della storia, dell’arte, della cultura, del design. È un luogo dove gioca un ruolo essenziale la luce e l’ombra, dove rileggere in modo nuovo, la relazione tra cielo, terra e mare, il rapporto tra il pieno e il vuoto e quello tra il bianco e nero ed i colori.
Per raggiungere Abu Dhabi abbiamo volato con Etihad, la compagnia aerea più ecologia al mondo,
mentre per gli spostamenti negli Emirati Arabi Uniti abbiamo viaggiato con l’Agenzia Extreme Arabia.
Questo racconto è stato scritto ascoltando: Waves Of My Life di Ihab Darwish
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