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UNA MATTINA AL MERCATO

Bolzano: la mostra del vino

Mostra dei Vini, Bolzano

I vigneti giungevano a ridosso del Duomo

Bolzano è sul podio delle città green, in cima alla classifica dei capoluoghi con la più alta qualità della vita e si distingue anche per i suoi vini. Ve lo immaginate un vigneto dove oggi c’è Piazza Walther? Ebbene sì! I vigneti un tempo giungevano fino al Duomo di Santa Maria Assunta.

Non è un caso, quindi, se la scultura con una donna con in mano una botte e il fregio di un tralcio di vite che percorre la superficie interna dell’archivolto siano elementi decorativi del portale laterale della cattedrale. Sulla Via dei Bottai in epoche passate si affacciavano otto botteghe di bottai. Il suono delle martellate erano incalzanti mentre gli artigiani realizzavano gli scrigni in legno e metallo dove custodire la bevanda amata fin dall’antichità.

Le mazzate oggi non s’odono più, ma due affreschi, uno in particolare, quello al civico 4 con una scritta a lettere gotiche in nero e rosso ricorda la figura di quegli artigiani. Un piccolo segreto. Se considerate le sole lettere rosse dell’iscrizione scoprirete un numero: il 450. È la cifra che indica gli anni in cui furono protagonisti dell’economia della città i mastri bottai.

Il Santa Maddalena

Nell’altro affresco, al civico 6 sulla stessa strada, è ritratto Sant’Urbano. Il santo è il patrono delle vigne e dei vignaioli dipinto con la mano che si accinge ad afferrare un grappolo d’uva. 85 palazzi storici che si ergono verso il cielo, hanno sotto di essi, nel buio delle viscere della terra, tre piani di cantine sotterranee. Dire che Bolzano non sia fondata sul vino, è una mancanza, è il concio fondamentale su cui poggia la città stessa.

Ora, se come san Tommaso questi elementi non sono sufficienti e non credete che Bolzano sia la città del vino, infilate un paio di scarponcini o prendete una bicicletta, scegliete uno tra gli otto percorsi possibili e partite, seguendo le indicazioni sulla mappa. Vi ritroverete dopo pochi passi, o pedalate, immersi nei vigneti delle uve Schiava del Santa Maddalena o del Lagrein, che le 28 cantine, la maggioranza di piccoli produttori, ogni anno trasformano e imbottigliano in delizioso nettare.

Il 98,8% della superficie vitata è DOC

I bolzanini del vino, sfidano i tempi cercando ogni anno di migliorarsi, raggiungendo le vette più alte d’eccellenza. È una vocazione quella del far bene da queste parti. Dal 1980 i vitivinicoltori hanno puntato alla qualità, selezionando le varietà in base ai vigneti, riducendo notevolmente le rese, adottando tecnologie e metodi all’avanguardia. Il risultato? Un salto di qualità dimostrato dalle cifre. Il 98,8 % di tutta la superficie vitata altoatesina, è tutelata dal disciplinare DOC, una quota di gran lunga superiore rispetto alle altre regioni italiane.

La Mostra dei Vini 2023

La Mostra dei Vini di Bolzano, Bozner Weinkost, conclusasi il 23 Aprile giunta alla 97esima edizione, è l’occasione per degustarne ogni anno più di un vino dell’Alto Adige. È il modo per metterli a confronto, una esperienza per i palati degli esperti del settore o per i semplici appassionati, i quali, scegliendo alcuni vini tra le 184 etichette dei 42 produttori altoatesini, li possono godere appieno, annusandoli, sorseggiandoli con calma e degustandoli. Alla fine del loro viaggio, potranno stilare la propria personalissima wine parade. Il “diVino” scenario delle degustazioni è l’incantevole Castel Mareccio circondato anch’esso da vigneti, è la location ideale per festeggiare la ricorrenza del centenario della nascita del Consorzio di Tutela del Santa Maddalena.

André Senoner: il “Miglior Sommelier d’Italia 2022”

In occasione del centenario è stata tenuta una speciale masterclass col Sommelier André Senoner, il “Miglior Sommelier d’Italia 2022”. André ha fornito tutti i riferimenti del Santa Maddalena, con un’attenzione particolare a quello che può essere definito Classico. Partendo dal terroir, passando alla tipologia dei vitigni, uva Schiava nello specifico e Lagrein, ai metodi di coltivazione a pergola dello Schiava e a spalliera del Lagrein, quest’ultimo presente nel vino Santa Maddalena fino al 15%, alle caratteristiche dei 160 ettari di vigneti esposti quasi sempre al sole, sottolineando il clima caldo che si sviluppa nella conca di Bolzano e del vento che giunge puntuale detto Ora del Garda, al lavoro delle aziende in cantina, quasi tutte a conduzione familiare, passando poi alla degustazione dei vini scelti e raccontati dal sommelier che ha aiutato a ritrovare lo straordinario ventaglio di sensazioni dell’inebriante bevanda, e infine notare come nonostante nascano su una ristretta parte del territorio altoatesino, possono essere diversi l’uno dall’altro in modo davvero sorprendente.

Il rosé raccontato da Aurora Endrici

L’attenzione posta durante il seminario dedicato ai rosé dell’Alto Adige tenuto da Aurora Endrici, sommelier, wine educator Slow Food, che si occupa di comunicazione nel settore enogastronomia e wellness, ha fornito gli strumenti di lettura sul trend del momento che riguarda la scelta dei ristoratori e dei consumatori sempre più orientata verso i rosati, oltre ad una degustazione di assoluto livello.

Le dieci sfumature di Lagrein

Non è escluso il Lagrein, un Seminario Wine è stato ad esso dedicato. Lo hanno curato, fornendo “tutte le sfumature”, Daniele Cernilli, direttore responsabile di DoctorWine e l’enologo Stephan Filippi. Non poteva mancare la cena de L’Oste nel Castello legata abbinamenti coi vini. Il compito assolto egregiamente, col un menu di 3 portate, dallo chef Günther Lobiser del ristorante Signaterhof. Quelli citati sono ovviamente solo alcuni degli eventi vissuti durante le giornate della Mostra dei Vini, Die Bozner Weinmesse, organizzata dall’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano e sono un vero momento di crescita e confronto alla portata di tutti, compresi gli addetti ai lavori.

In vino veritas

La passeggiata tra gli edifici e i palazzi è come dicevamo all’inizio è fondamentale, molti i riferimenti da cogliere riguardanti la bevanda che non può mancare nelle feste e nei momenti speciali della vita.
Il vino è uno dei motivi, quello in più per partire e andare a Bolzano, recarsi in una delle cantine della città e sperimentare con calici alla mano la veridicità della qualità. Come dice il proverbio latino, tradotto dall’espressione greca ἐν οἴνῳ ἀλήϑεια del sofista Zenobio, “In vino veritas” meglio se d’eccellenza, non occorre un miracolo come alle Nozze di Cana per trovarlo, basta andare nei luoghi giusti.

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Questo viaggio intorno al vino di Bolzano è stato scritto ascoltando:

Animus, Music Of The Spheres di Mike Oldfield


Viaggio in collaborazione con l’Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano

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