DoubleTree by Hilton Trieste
Eccoci, finalmente di fronte al DoubleTree by Hilton Trieste. L’hotel quattro stelle realizzato all’interno di uno dei palazzi che secondo lo storico dell’architettura Marco Pozzetto è uno dei capolavori del tardo eclettismo europeo.
Un palazzo di prestigio
Incanta la splendida facciata del palazzo di sette piani. Il portale d’ingresso è protetto da una cancellata e sovrastato nella lunetta dell’arco d’ingresso da due statue di Gianni Marin che raffigurano Previdenza e Protezione.
Salendo la scalinata si accede all’atrio voltato a botte, con decorazioni a cassettoni e finalmente superato il portone d’ingresso ci si ritrova all’atrio e hall dell’hotel. Il pavimento dalla hall è una esatta riproduzione del mosaico antico riportato alla luce durante i lavori preliminari dell’edificazione del palazzo.
Spicca dalla parete di fondo il gruppo scultoreo con marmi policromi opera di Gianni Marin. L’opera è costituita da tre leoni, uno dei quali si abbevera. Dietro ai tre felini si erge una figura nuda maschile coperta in pocissima parte da un panneggio e indossa sul capo un elmo. Della scultura ci dicono che la figura con l’elmo sia Mercurio che domina i leoni, ma altri affermano sia un gladiatore e altri ancora Nettuno. Noi per non far torto a nessuno abbiamo citato tutte le interpretazioni. Verosimilmente la prima ipotesi è la più attendibile vista la destinazione che ha avuto in passato l’edificio.
Un soggiorno che solletica tutti i sensi
Che soggiorno da favola in questo magnifico hotel! Passando dalla hall, dove svolgere le consuete pratiche di check-in, si può salire appena conclusa la parte burocratica, lungo la scala monumentale che porta all’ala del piano nobile che ha conservato gli ambienti con gli splendidi soffitti affrescati, i marmi ed i decori originali che oggi sono le location di prestigio del Novecento Restaurant, dove lo chef Roberto Pozzato stimolerà le papille con i suoi manicaretti e l’elegantissimo Berlam Coffee Tea & Cocktail, dove poter sorseggiare uno degli degli ottimi cocktail e dove il barman preparerà un cocktail pensato appositamente per voi. Su questo stesso piano si trova in tutto il suo splendore anche la libreria storica che per gli amanti dei libri come noi è un valore aggiunto.
La camera
Non lasciatevi ingannare dal fatto che il palazzo è storico e alcune delle sue parti sono quelle originali dell’epoca, che giustamente sono state preservate. Diverso è lo stile del resto della struttura. Pur rimanendo fedele e rispettando l’edificio non manca il tocco di design che si esprime al meglio nei corridoi comuni e le camere. Noi abbiamo soggiornato in una King Deluxe spaziosissima con comoda poltrona, macchina per caffè espresso per un break d’energia e il minibar. Il letto King-size e i doppi cuscini aiutano a sprofondare in un sonno prolungato e indisturbato, visto che non si avverte alcun rumore, nonostante la struttura sia frequentatissima.
Elegante il bagno con ampia cabina doccia. L’hotel è dotato di sale conferenze multifunzionali, la sala wellness e la sala fitness per rispondere alle esigenze di ciascun ospite.
L’ottagono del mosaico del pavimento d’ingresso è ripreso e ripetuto in diverse parti dell’Hotel con materiali e grandezze diverse, che variano di ambiente in ambiente. Se l’otto ricorda con la sua forma l’infinito ed è considerato da alcune culture orientali un numero fortunato, chissà, è forse il numero che invita a restare più a lungo per godere delle coccole offerte dall’hotel?
L’E-Tuk
L’hotel si trova a 4 minuti a piedi dal teatro romano, a 5 minuti dal parcheggio San Giusto dove poter lasciare l’auto, 9 minuti sempre a piedi da Piazza Unità d’Italia, 10 minuti dalla cattedrale di San Giusto, a 13 minuti dalla Stazione Centrale, a 20 minuti dal porto.
Se chiedete in reception c’è un modo alternativo per vedere la città comodamente. È quello a bordo di una E-Tuk: la navetta al 100% elettrica a impatto zero. Il mezzo per quattro persone più il conducente verrà a prendervi davanti all’Hotel o nel posto che preferite per un giro alternativo e green alla scoperta delle bellezze della città.
Uno stile, un hotel, una città
Lo stile eclettico del palazzo ci ha fatto riflettere e sono nate delle considerazioni. Quello stile così particolare è nato dalla mescolanza dei migliori stilemi dei diversi movimenti architettonici, storici che includono quelli esotici. Pensiamo che il desiderio durante la progettazione sia stato quello di racchiudere in un palazzo il percorso storico di Trieste, se così non fosse è una bella coincidenza. Appartenuta ai romani, ai longobardi, ai franchi, agli Asburgo, alla Serenissima, Trieste, città contesa con gli jugoslavi e porta d’ingresso tra ovest ed est Europa. Trieste fu sempre, citando Saba triestino di nascita, per ragioni di «storia naturale» dalle quali le città come gli individui non possono evadere, una città cosmopolita. Era questo il suo pericolo, ma anche il suo fascino.
Trieste elegante Trieste con la sua piazza, dritta sul mare, la più bella anzi no “la più bellissima”. Questo palazzo, oggi il DoubleTree by Hilton Trieste, voluto fortemente all’inizio del secolo scorso da Adolfo de Frigyessy e il figlio Arnoldo uomini al timone della RAS Riunione Adriatica di Sicurtà fondata nel 1838, una delle imprese commerciali di spicco del capoluogo del Friuli Venezia Giulia, ci pare sia il compendio di una città. È giusto ricordarlo: il palazzo è nato per essere l’edificio di rappresentanza della nota compagnia d’assicurazioni. Ma il progetto affidato a Ruggero e Arduino Berlam, sorto su un lotto di terreno acquistato nel 1902 nel cuore della città, tra Via Dante, via Santa Caterina, Corso Italia e Piazza della Repubblica dove saranno abbattuti palazzi preesistenti per far spazio a questo imponente palazzo rettangolare costruito tra il 1909 e il 1914 ha qualcosa in più da raccontare.
Il DoubleTree by Hilton Trieste è un hotel speciale, un altro hotel di cuscini da sogno. Se volete maggiori informazioni per prenotare il vostro soggiorno potete visitare il sito cliccando qui.