Una ghiottoneria naturale
Cosa c’è di più ghiotto da trovare in natura? Qualche indizio per aiutarvi. Ne fa scorpacciate Baloo della versione disneyana. Una si chiama Magà ed è una vagabonda e un’altra è l’amica di Will, entrambe protagoniste di due cartoni animati di qualche tempo fa. Ne campeggiano tre sullo stemma della famiglia Barberini. Avete indovinato? Beh è facile. È il miele. Se volete scoprire i segreti degli apicultori, dagli alveari che si trovano in natura a quelli nelle arnie, sul miele e capire il micro mondo delle api, il museo del miele a Lavarone è il posto giusto dove andare.
Il museo per i bambini da zero a cent’anni
Per i bambini fino a cent’anni e oltre, il museo è un dolce viaggio tra antiche arnie messe a confronto con quelle più moderne e gli strumenti di lavoro necessari per ricavare una parte del miele prodotto dai fondamentali insetti. Diciamo fondamentali perché sappiamo bene quanto siano importanti per l’ecosistema.
Saranno svelate curiosità sulla produzione e su come sono sono strutturati gerarchicamente gli alveari partendo dall’ape regina, ai fuchi, alle operaie viste direttamente all’interno del museo osservando l’arnia posta di fronte a una finestra con un passaggio rivolto all’esterno.
Osservare la “casa” delle api
In tutta sicurezza è possibile osservare le attività delle api sono affaccendate a costruire perfette cellette esagonali in cera, mentre si occupano del miele, della propoli, delle larve, mentre partono per procurarsi il nettare o sono impegnate a proteggere la loro “casa” e chi la abita.
Il museo del miele a Lavarone è una deliziosa realtà dell’Alpe Cimbra, una parte d’Italia dove le opere d’arte non sono i monumenti ma è arte la cura che l’uomo mette nel vivere il territorio rispettandolo.
È arte, è bellezza quando i doni della natura come quelli della casa del miele a fianco del museo finiscono in un barattolo di vetro che racconta una storia fatta di rispetto e di amore per la propria terra.
Il museo è visitabile su prenotazione.
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