Forte Belvedere Gschwent: venti di guerra, soffi di pace

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Il forte e la bellezza della natura

Siamo a Lavarone, stiamo entrando nel Forte Belvedere Gschwent, per vivere l’esperienza immersiva allestita all’interno degli ambienti della struttura. Video che proiettano immagini di soldati e le voci amplificate tratte dai nastri registrati all’epoca del conflitto riecheggiano un po’ ovunque in un loop senza fine. Si sobbalza al suono registrato dei colpi di artiglieria degli obici. Il dedalo dei corridoi e delle stanze del forte si susseguono uno dopo l’altra. A un certo punto ci si ritrova disorientati, persi, nei meandri della struttura architettonica. Lungo il percorso, gli allestimenti raccontano i vari aspetti della vita condotta all’interno del forte, le linee del fronte e il sistema difensivo in relazione agli altri forti disseminati nei punti strategici del territorio dell’Alpe Cimbra. Si recupera fiato appena si riesce a gettare lo sguardo fuori dalle feritoie, che in tempo di guerra erano punti d’offesa o di difesa, a seconda dei fronti ed ora sono le aperture dove poter godere della bellezza della natura circostante.

La Grande Guerra vista da vicino

È spettacolare la visuale a 360° che si gode dal “tetto” del forte. Sentimenti e sensazioni a contrasto, tra echi di guerra e la bellezza della struttura e del paesaggio circostante. A volte è preferibile “sfogliare” alcune pagine della storia “leggendo” un luogo come questo, dove poter colgiere aspetti diversi rispetto ai fogli di cellulosa stampati, scritti dagli storici.

La Prima Guerra Mondiale, la Grande Guerra, la Guerra che ha sconvolto l’Europa. La guerra che ha cambiato i confini nazionali di alcuni stati e ha modificato le istituzioni di alcune nazioni con nuove forme di governo ci appare lontana. La guerra vissuta in prima linea in questi luoghi la avverti vicina, è quasi tangibile. Il Forte Belvedere Gschwent di Lavarone, grazie al progetto La Fortezza delle Emozioni: ambienti sensibili multimediali per architetture di guerra in tempo di pace, aiuta a riflettere su quanto sia feroce la guerra ed è utile per non ripetere gli errori dolorosi del passato.

Per saperne di più dell’Alpe Cimbra cliccate qui.

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Questo Racconto è stato scritto ascoltando: Holst Gustav, The Planets, “Mars, the Bringer of War”