Kefir: storia, proprietà e preparazione

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Da circa un mese a questa parte ci siamo innamorati profondamente del Kefir di latte.

Ricordiamo di averne avuto in casa moltissimi anni fa, crediamo più di 30. Una volta veniva chiamato impropriamente “yogurt”. 

Lo abbiamo riscoperto perché studiando i tantissimi tipi di lievito madre liquido esistenti, ce n’era uno creato con il siero di kefir e farina e da qui è nato tutto. 

Dopo esserci documentati per capire come avere il nostro kefir da preparare in casa, abbiamo scoperto che esiste una rete di “spacciatori” che regalano i loro granuli di kefir in esubero. Ne abbiamo trovato uno in zona e abbiamo iniziato la nostra produzione.

Andiamo per gradi…

Storia e origine

Il kefir o kèfir ha un’origine antichissima e proviene dalla zona del Caucaso. La sua etimologia deriva dal termine armeno “Keif” che vuol dire benessere.

La leggenda narra che sia stato Maometto a donare i grani di Kefir alle popolazioni ortodosse che vivevano sui monti del Caucaso e abbia insegnato loro come produrlo. Queste genti custodirono questa bevanda dalle proprietà magiche scrupolosamente senza rivelare mai a nessuno come produrlo perché avrebbe perso la sua forza.

I granuli di kefir, detti anche miglio del profeta, sono delle colonie di batteri vivi e lieviti probiotici che uniti al latte lo fanno fermentare andando a creare una bevanda densa, acidula, fresca e leggermente effervescente, simile allo yogurt, chiamata Kefir.

Proprietà

Il Kefir è un latticino vero e proprio e quello fatto in maniera artigianale (meglio se fatto in casa) contiene più di 30 ceppi differenti di probiotici e quindi può essere definito quello più ricco in assoluto. Considerate che quelli che si acquistano al supermercato al massimo contengono 2 o 3 ceppi.

Oltre ai probiotici si possono trovare al suo interno buone quantità di calcio, fosforo, magnesio, acido folico e zinco, mentre tra le vitamine troviamo la B1, B12 e la K.

Viste tutte le sue proprietà possiamo dire che un bicchiere di kefir al giorno, possibilmente a stomaco vuoto, toglie il medico di torno. Proverbi a parte vedrete che se assunto quotidianamente regolarizzerà il vostro intestino.

Il kefir è adatto anche agli intolleranti a lattosio, perché i grani si nutrono proprio di questo zucchero, quindi nella bevanda finale la quantità sarà irrisoria e non disturberà neanche gli intestini più delicati.

Per preparare il Kefir in casa bisogna avere dei granuli che possono essere:
– donati da uno “spacciatore”
– acquistati già attivi in negozi specializzati;
– acquistati granulari in negozio specializzati o online.

Preparazione e conservazione a casa

Una volta che si hanno a disposizione dei granuli la preparazione è facilissima e secondo noi, dopo varie prove di proporzioni quella che funziona meglio è 1 a 10, cioè una parte di granuli di Kefir con l’aggiunta di 10 parti di latte.

Vi facciamo un esempio pratico sulla preparazione: se abbiamo 10 g di granuli li mettiamo in barattolo di vetro e aggiungiamo 100g di latte, mescoliamo molto delicatamente con spatola in silicone, poi copriamo il barattolo con il suo coperchio senza incastrarlo o semplicemente con della carta forno.

A questo punto lo lasciamo a temperatura ambiente, possibilmente tra i 18°c e i 22°c (la sua temperatura ideale) per almeno 24 ore, a meno che non lo vogliate più denso e quindi lo potete lasciare a temperatura ambiente fino a 48 ore. 

Una volta trascorso il tempo di fermentazione, mettete un colino con maglia sottilissima in plastica sopra una ciotola, versate al suo interno il composto fermentato e con l’aiuto di una spatola in silicone mescolatelo delicatamente fino a che il kefir non è colato nella ciotola sottostante. 

A questo punto pesate grani di kefir che saranno rimasti nel colino in modo da poter ripetere l’operazione con un proporzione perfetta. 

Ora mettete il kefir colato in una bottiglia e conservatelo in frigorifero per un massimo di 7 giorni.
Anche se lo abbiamo filtrato alcuni pezzettini piccolissimi di grani saranno comunque al suo interno e nel giro di un paio di ore troverete la vostra bevanda molto molto cremosa, deliziosa per essere consumata.

Per quanto riguarda il latte è possibile utilizzare quello che preferite: fresco, a lunga consevazione, UHT, vaccino, di capra, di pecora, ma anche di asina.

Oltre ad assumerlo come probiotico naturale, noi utilizziamo il kefir in cucina per preparare tante prelibatezze dolci e salate. 

Con questa guida inauguriamo una nuova sezione del nostro blog che nei prossimi giorni inseriremo come sottomenù della sezione Ricette con tutte le nostre preparazioni.

Se nel frattempo volte vedere i nostri esperimenti giornalieri non vi resta che seguirci sul nostro profilo Instagram @charmenoff

NB: il colino e il cucchiaio in metallo sono stati utilizzati solo per motivi fotografici. Per la preparazione del vostro kefir dovrete utilizzare rigorosamente materiali in vetro, plastica per alimenti o silicone.