Bled, una cartolina

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Un lago blu ceruleo…

Un lago pennellato col blu ceruleo, blu Dodger, l’azzurro, il blu cadetto e l’azzurro verde, circondato dalla variegata vegetazione coi suoi verdi che vanno dal verde dell’abete, allo smeraldo, al verde dell’erba, il tutto incorniciato dalle le montagne, questo è Bled e il suo specchio d’acqua dolce. Uno spuntone roccioso bianco, che si staglia verso il cielo sulla cui sommità si trova un castello, che è lì da oltre un millennio. La fortificazione dal primo nucleo è mutata durante i secoli ampliandosi e modificandosi. Il maniero biancastro dai tetti arancione salamandra è “appollaiato”, vigila sul territorio, sul lago e sul borgo sottostante costruito intorno alla Chiesa di San Martino.

Una chiesa parrocchiale neogotica quella di San Martino, costruita nel 1905 su progetto di Friedrich von Schmidt che ha preso il posto di quella precedente gotica del XV secolo, eretta a sua volta su una cappella antecedente, dell’anno mille. L’interno è stato affrescato da Slavko Pengov tra il 1932 e il 1937.  È di Jože Plečnik l’opera dedicata alla madonna che si trova di fronte alla chiesa. Jože Plečnik è lo stesso architetto che ha concepito il padiglione a Vila Bled, dal quale si gode di una delle belle vedute sul lago.

La vista da Ojstrica, da Mala Osojnica o da Velika Osojnika?

Ma se volete davvero vedere il lago da un punto panoramico particolarmente emozionante, armatevi di un pizzico di coraggio e affrontate una ripida salita di venti minuti sotto i boschi che vi porterà a Ojstrica, a 611m s.l.m., dove si può godere di una vista strepitosa. Altrettanto meraviglioso è il panorama che si gode da Mala Osojnica, a 685m s.l.m., ma il cammino stavolta è di 45 minuti e se aggiungete altri 20 minuti giungerete a Velika Osojnika a 756m s.l.m., da qui, oltre a godere di una splendida visuale sul lago, che scopriamo esser lungo 2,12 chilometri e largo 1,30km, potrete ammirare ancor meglio le Alpi Karavanke, le Alpi Kamnik-Savinja e la conca di Lubiana.

Da ognuno di questi punti vi capiterà di sentire il suono della campana della chiesa eretta sull’isola del lago di Bled. La curiosità di andarla a vedere vi spingerà fino a uno degli imbarcaderi dislocati in diversi punti del lago, che si trovano a Zdraviliški park, a Mlino e a Velika Zaka. Una delle 23 pletna, e badate bene sono solo 23, vi porterà all’isola.

La tradizionale imbarcazione di legno ispirata alla gondola veneziana è costruita dagli artigiani del posto fin dal lontano 1590. La barca può trasportare fino a 18 persone, è lunga sette metri e larga due e ha una colorata copertura che protegge dal sole e dalle intemperie i passeggeri. L’imbarcazione si muove con la sola forza delle braccia del barcaiolo, il pletnar. Il plentar muove il mezzo stando in piedi sulla parte posteriore del mezzo e la spinge in avanti con i due remi. Esser plentar è un privilegio, ottenuto e concesso nel Settecento ed tramandato da padre in figlio da alcune famiglie da allora fino a oggi.

La campana dei desideri

In base a dove si parte, i tempi di percorrenza della traversata fino all’isola variano. Una volta attraccato il mezzo, ci si trova di fronte a una enorme e ripida scalinata in pietra di 99 gradini che porta direttamente alla chiesa della Madonna del lago, al campanile, alla cappellania e al piccolo romitorio. La leggenda vuole che se hai un sogno e suoni la campana dei desideri esso si realizzerà. Anche noi l’abbiamo fatto senza dire il nostro desiderio. Abbiamo però intuito, pur non dicendolo l’uno all’altro, essere lo stesso. Qui pare tutto magico. L’isola è un’oasi di pace e bellezza e il tempo di permanenza vola in un attimo.

Lo “WOW” è assicurato

Bled la si vive camminando, nuotando, facendo tuffi, remando, sciando, percorrendo i camminamenti, i marciapiedi che costeggiano il lago. A Bled è piacevole percorrere i sentieri e le piste battute, oppure solcando il lago, o semplicemente prendendo il sole o godendosi gli spettacoli itineranti nei quali ti ci ritrovi senza accorgertene.

C’è chi visita l’isola, chi il castello, che presto vi racconteremo meglio, c’è chi ama, invece, sedersi in riva al lago col semplice intento di rilassarsi e poi tutti a mangiare qualche specialità del posto di cui vi parleremo più avanti. In questa Perla Alpina la parola d’ordine è vacanza sostenibile ma con qualche lusso, per chi vuole, infatti, le strutture ricettive non mancano e sono di diversa tipologia, fino all’hotel 5 stelle. Bled è una cartolina, verrebbe da dire che è la cartolina della Slovenia! Appena la vedi l’espressione che esce dalle labbra è “WOW”.

Ci dicono quelli che abitano in zona che ogni volta che la vedi è un “wow” che si rinnova per la tavolozza dei colori, che varia in base al momento della giornata, alle condizioni meteo e alla stagione. Immaginate come possa essere dopo un intenso temporale, o in autunno quando gli alberi prima di spogliarsi per l’inverno trasformano il verde delle loro foglie coi colori caldi del rossiccio e del giallo o quando la neve copre tutto col suo candido manto, o in primavera quando Persefone torna tra le braccia di Demetra e la natura si risveglia in un trionfo di colori rinnovati.

… come Monet

Sarebbe bello poter “congelare” con gli scatti di una fotocamera i vari momenti in cui Bled si cambia d’abito. Vien voglia di imitare in qualche modo Monet quando dipinse la sua cattedrale di Rouen e tornarvi più volte con lo stesso scopo, ma poi non è proprio una pessima idea farlo, la bellezza può esser solo salutare.

Bled fa parte delle Alpine Perls se volete conoscere le altre perle alpine cliccate qui.

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Questo racconto è stato scritto ascoltando Charms di Abel Korzeniowski brano del film W.E.