Russiz Superiore: il suo vino

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Il Russiz Superiore

Friuli Venezia Giulia, il Collio goriziano, Capriva del Friuli, tenuta Russiz Superiore e la sua storica cantina di invecchiamento dei vini sono la nostra meta. Lunga è la storia della tenuta di Russiz Superiore, che in epoca napoleonica assunse questo toponimo che lo differenzierà dall’altro Russiz più a valle, detto appunto di Sotto.

Tenuta Russiz Superiore è situata in cima a una collina, che si raggiunge percorrendo una stradina che dalla valle si inerpica portando a una biforcazione posta sul crinale. Se si prosegue sulla stessa strada, si scende alla valle opposta. Noi percorriamo l’altro tratto di strada al cui inizio ha ai suoi lati due pini domestici, che pare siano due maggiordomi pronti a dare il benvenuto ai visitatori. Lungo tutto il vialetto sia a destra che a sinistra si trova il vigneto. I filari di viti si susseguono, paralleli alla strada, seguendo la digradante lieve collina che giunge a valle. Siamo giunti all’abitazione e alla cantina di Roberto Felluga.

L’ideale per la vite

Dalla fine del 1200 si sono susseguite nobili famiglie, con i loro nobili stemmi e i nobili vini frutto di questa terra, fino a quando Marco Felluga ed ora suo figlio Roberto, produttori di vino alla quinta generazione, sono diventati i neoproprietari della tenuta. La vite in questo territorio ha trovato l’habitat ideale. Il tipo di terreno detto in friulano la ponca, è particolarmente adatto alla coltivazione. Il clima favorevole dovuto alle Prealpi Giulie e ai benefici influssi che giungono dal mare, che dista 30 km, permettono di ottenere dalla vite dei buoni frutti. Se poi metti l’esperienza, gli elementi di innovazione introdotti nel ciclo produttivo da Marco e Roberto Felluga, capisci perché nascono vini di qualità più volte premiati dagli esperti del settore.

La cinquecentesca dimora della tenuta, attorniata da alberi lussureggianti di diverse varietà, è tinteggiata di bianco con le imposte di colore verde scuro. Di fronte all’ingresso principale dell’abitazione un curatissimo giardino terrazzato all’inglese invita a rilassarsi. Fin dai primi attimi si intuisce che i vigneti sono i protagonisti di questo lembo di terra d’Italia e ogni cosa qui è fatta con amore. Nulla è lasciato al caso.

Osiride, Dioniso, Bacco

Sembra che gli insegnamenti del dio Osiride in questo luogo sono eseguiti con particolare attenzione. Si narra che sia stato il dio egizio a scoprire la vite e a gustare per primo il vino, dopo aver inventato il metodo per ottenerlo dai grappoli. Preferiamo, sarà una forma di campanilismo, attribuire la vicenda non al dio dei faraoni, ma a quello greco: Dioniso, Bacco per i romani. 

L’antica cantina

Ovviamente non dipende dagli dei l’eccellenza dei vini che Marco Felluga prima e poi Roberto suo figlio, producono nelle due le aziende di famiglia, la Russiz Superiore e la Marco Felluga, che sui marchi raffigurano rispettivamente un’aquila bicipite e il leone. Per noi scendere le scale a spirale quadrata, che si trovano nel cuore della casa di Roberto, giungere nelle viscere della terra dove è celata l’antica cantina sotterranea che da 700 anni ha custodito annate e annate di vini, è un’esperienza unica. È qui che riposano nelle botti ad una temperatura ideale, fresca e costante tutto l’anno i vini, che diventeranno nettare inebriante.

Bottiglie di vino: a centinaia

Centinaia e centinaia di bottiglie delle precedenti annate sono disposte in perfetto ordine, lasciate a riposare, adagiate una sull’altra, impilate a fianco alle pareti del corridoio, realizzato con una serie di archi a tutto sesto, che conduce agli ultimi gradini, che consentono l’accesso a un’altra ampissima stanza piena di botti poste al centro e ancora migliaia di bottiglie riposte alle pareti.

La tenuta e i suoi vini

L’attenzione posta ai vigneti e a tutto il processo produttivo, la cura di ogni singolo passaggio, fa sì che dei 50 ettari di terreno di 100 coltivati a vite danno origine a 26 vini da degustare, per vuole, alla Tenuta Russiz Superiore di Capriva del Friuli.

Si può, infatti, pernottare al Relais ricavato nell’antica foresteria a fianco alla residenza di famiglia e vivere un tempo per godere, di un panorama meraviglioso, dei vigneti che circondano la tenuta, degustando vini nella cantina di invecchiamento, accompagnati da prodotti tipici e di eccellenza della zona. Questo è donarsi delle coccole. Un viaggio nella natura, ricco di sapori, di storia, di tradizione, di innovazione.

“Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione.”

Ovidio

Il piccolo approfondimento

Raccontandovi del vino ci è sembrato interessante aggiungere alcuni versetti della Bibbia dove la vite è più volte menzionata. Noi abbiamo scelto un passo della Genesi (9:20-27). Il protagonista è Noè che ha bevuto dell’ottimo succo dei suoi frutti, dopo l’alleanza fatta con Dio in seguito al diluvio universale. 

Nel libro dei Numeri si legge che alcuni uomini sono stati mandati in avanscoperta da Mosè a esplorare la terra promessa. Di ritorno, quegli uomini, per provare l’abbondanza e la ricchezza di questa terra, mostrarono un tralcio di vite con un grappolo di uva (13,25).

Nei Vangeli, nel passo delle nozze di Cana (Gv 2,3) dove la madre delle madri, Maria, dice a suo figlio Gesù: «Non hanno vino». Gesù trasforma  l’acqua in eccellente vino. È il primo miracolo di Gesù, dove il vino è diventato elemento essenziale per festa degli sposi. Il vino assumerà maggiore importanza nell’Ultima Cena, quando diverrà, per chi crede, Dio stesso. Il vino diventa Divino.