Piatti Cimbri

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Come sempre quando arriviamo in un posto nuovo facciamo qualche domanda qua e la tra le persone del luogo per capire quali sono i ristoranti che preferiscono, quali i piatti che dobbiamo assolutamente gustare e che vini dobbiamo assaggiare. Oggi vi parliamo dei Piatti Cimbri.

Il territorio di Folgaria, Lavarone e Luserna è parecchio esteso e questo vi permetterà di scegliere il posto più adatto alle vostre esigenze.

Vogliamo raccontarvi qui in “2 forchette in valigia” il nostro viaggio culinario, le nostre scelte e i posti che ci hanno incuriosito di più.

Ecco quello che secondo noi non dovete perdervi.

L’aperitivo

Per noi che amiamo goderci un po’ di relax chiacchierando e guardando le foto scattate pochi istanti prima, Maso Spilzi è la location ideale dove fare l’aperitivo godendosi il verde dei prati del grande campo da golf.

Una costruzione risalente al 18° secolo con un’architettura unica sul territorio a un paio di chilometri da Folgaria. Un edificio a metà tra un palazzo signorile e una struttura fortificata.

All’interno del poderoso edificio troviamo uno spazio dedicato alle mostre e agli eventi, la golf house e il Bar-Ristorante Maso Spilzi, dove abbiamo trascorso un’oretta rilassante e molto gustosa.

Cosa ordinare?
Un calice di Trento DOC e un piatto di antipasti misti di pesce di acqua dolce e di mare: quelli che ci hanno colpito di più sono il baccalà mantecato servito su una cialda di polenta nera e la trota salmonata.

Il pranzo

Dopo una mattinata alla scoperta di Luserna (potete leggere il nostro racconto qui) abbiamo deciso di fermarci a pranzo in zona e il posto giusto è Malga Millegrobbe.

Ad accoglierci all’ingresso, con tutte le precauzioni anti-Covid, è Massimo, il proprietario, che ci ha subito fatti sentire a casa. Nonostante le condizioni meteo della giornata non sono delle migliori, il nostro tavolo posizionato vicino alla porta della terrazza ci ha permesso di perdere lo sguardo tra i verdi prati pieni di vacche al pascolo.

La malga costruita in pietra e legno è come un abbraccio accogliente e avvolgente come volesse proteggerci dalla pioggia.

Massimo ci ha raccontato della sua grande passione per la selvaggina e dell’attenzione che, insieme al giovane chef, mette nella scelta delle materie prime. Tanti ed invitanti i piatti del menù, ma dopo questa chiacchierata non potevano non far scegliere a lui cosa portarci in modo scoprire la vera anima del suo ristorante.

Golosissimo l’antipasto un tris di assaggi: un paté di frattaglie di capriolo servito con pane bretzel e mirtilli, una Tartare di Carne Salada con perle di aceto balsamico e una tartare di trota salmonata con le sue uova e lamponi.

Intriganti i due primi: deliziosi i treccioni al ragù di capriolo impiattati con maestria in un cappello da prete decorato con marmellata di mirtilli e dei fiori eduli. Semplici ed eccezionali allo stesso tempo i tagliolini con i funghi porcini di Luserna.

Caratteristici e dal sapore deciso e avvincente i due secondi: un tenerissimo cervo brasato con patate e porcini alla piastra e una gustosissima guancia di maiale accompagnata da polenta bianca e patate.

E per finire, ma ci siamo domandati anche se era per “finire noi”, delle porzioni enormi di tutti e tre i dolci della casa: un ricco e profumato strudel, un barattolino “scalda cuore” con panna e lamponi e una cioccolatossima Sacher.

Un pranzo che rimarrà di certo tra i bei ricordi degli Altipiani Cimbri per la bontà e per la generosità dei sapori dei piatti. Ottimo anche l’abbinamento del vino un “Terre di San Leonardo 2016” di color rosso rubino dal profumo di frutti rossi e leggermente speziato in bocca con tannini rotondi.

La cena

Stanchi dai mille giri che facevamo durante il giorno, la sera abbiamo deciso di cenare quasi sempre al Folgaria Post Hotel dove alloggiavamo. La cucina tipica del territorio ci ha coccolato come sanno fare solo le nonne, con prodotti di alta qualità cucinati con le ricette di una volta, ma con le tecniche moderne.

Da non perdere assolutamente: il carpaccio di carne salada, i canederli con fonduta di formaggio e pepe rosa, gli strangolapreti al gorgonzola e gli spatzle tricolori.

Alpe Magna Cimbra

Noi siamo capitati in Alpe Cimbra nel weekend in cui si svolgeva l’Alpamagna Cimbra, una bellissima escursione con partenza da Malga Millegrobbe che passa per la zona delle Trincee, poi per Forte Campo, per Malga Campo prosegue per l’Agritur Galeno per poi ritornare a Malga Millegrobbe.

Oltre alla bellezza della natura, alle emozioni dei punti di interesse storico, la particolarità di questa camminata sono le tappe di ristoro. Indimenticabili sono stati i panini neri con speck e burro di malga preparati da Luca di Lusernarhof e i canederli neri cucinati da Malga Campo.

Un’esperienza perfetta per scoprire in modo diverso il territorio. Se siete attenti al calendario durante l’arco di tutto l’anno troverete altre iniziative simili, addirittura in inverno con la neve e le ciaspole.

Questo è il nostro personalissimo percorso alla scoperta dei Piatti Cimbri. Speriamo di esservi stati utili e naturalmente se avete domande potete scriverci qui o sul nostro profilo Instagram @CharmenOff

Per tutte le altre informazioni potete visitare il sito dell’APT Alpe Cimbra – Folgaria, Lavarone e Luserna