Cavoletti di Bruxelles

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In questo periodo sui banchi dei fruttivendoli si trovano tantissimi Cavoletti di Bruxelles, così oggi vi parliamo di loro nella nostra rubrica “Una mattina al mercato”.

I cavoletti o cavolini di Bruxelles, a differenza dei broccoli e dei cavolfiori sono il germoglio e non il fiore della Brassica oleracea. A dispetto del nome, sono coltivati nelle zone dell’Europa centro – settentrionale, ma vengono chiamati così perché le prime colture sono state avviate proprio nella prima periferia di questa grande cittadina europea.

Sono ricchi di antiossidanti, vitamina C, beta-carotene e per questo sono un toccasana della nostra alimentazione.

Quando li acquistiamo dobbiamo stare attenti a queste piccole caratteristiche:
– le foglie non siano raggrinzite, quindi disidratate e vecchie;
– siano di un bel verde intenso e non giallastro;
– il gambo sia bianco/verde e non marrone.

Una volta acquistati noi procediamo alla pulizia in questo modo:
– togliamo le prime 2/3 foglie esterne;
– li laviamo bene sotto l’acqua corrente;
– li tagliamo a metà;
– gli diamo un’ulteriore sciacquata.

Quasi tutte le ricette prevedono che prima di tutto vengano sbollentati in acqua bollente per poi essere impiegati nella preparazione della pietanza.

Quando li lessiamo noi aggiungiamo sempre un paio di cucchiai di aceto di mele all’acqua in modo da contrastare il classico ed intenso odore che sprigionano questi ortaggi durante la cottura.

I cavoletti di Bruxelles possono essere utilizzati in mille modi, soprattutto per preparare primi piatti e contorni. A noi piacciono moltissimo saltati in padella con una noce di burro, sale e un pizzico di pepe nero, ma anche per tantissime altre preparazioni.

Presto vi daremo una ricetta sfiziosa con i cavoletti di Bruxelles, ma nel frattempo scriveteci su IG qual è la ricetta che vi piace.