Il Castello di Fènis

Share

Il Castello di Fènis, si erge su una leggera altura senza difese naturali. Lo individuiamo già dalla statale 26, l’antica strada che collega il Piemonte alla Valle d’Aosta.

Si intuisce che il castello non sia stato concepito per essere una struttura di difesa e di controllo del territorio ma una residenza di prestigio e rappresentanza.

Appartenuto alla famiglia Challant, il maniero, è menzionato la prima volta nel 1242 su un documento. La fonte storica stabilisce che il castrum Fenitii è un possedimento del visconte di Aosta Gotofredo.

I successori Aimone e Bonifacio di Challant con i loro interventi costruttivi hanno dato al castello l’aspetto attuale. In realtà scopriamo, che le linee architettoniche non sono proprio fedeli a come erano in passato. Durante i lavori di recupero è stato accentuato l’aspetto medioevale.

I restauri sono stati necessari a causa della decadenza in cui è caduto il castello. Il maniero è stato utilizzato come ultima funzione, prima dei lavori, a stalla e annesso fienile. Il recupero ha reso il castello visitabile ed è un monumento nazionale e sede del Museo del Mobile Valdostano.

Se ti è piaciuto il nostro racconto sul Castello di Fènis, puoi trovare altre storie sui castelli cliccando qui. Se non vuoi perdere i nostri scatti, seguici su Instagram @charmenoff



Questo racconto è stato scritto ascoltando la colonna sonora originale Il castello errante di Howl di Joe Hisaishi.