Alba Fucens la piccola Roma d’Abruzzo

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La piccola Roma

Definita la piccola Roma d’Abruzzo, si trova nel territorio comunale di Massa d’Albe, alle spalle ha i monti maestosi Velino e Sirente che la incorniciano, è una città romana fondata nel 303/304 a.C., Alba Fucens è il suo nome.

Attraversata dalla via Valeria, è il miliario di Magenzio del 350 a.C. che ci conferma passava di lì, è situata a nord della piana del Fucino, quella che un tempo era un lago, il terzo d’Italia per estensione. Alessandro Torlonia lo volle prosciugare a tutti i costi e per uno strano caso del destino, o la vendetta dello “spirito del lago”, una volta realizzata l’impresa vide sgretolare la propria famiglia. La città, fu edificata dopo la sconfitta sugli Equi, fedelissima a Roma, ha partecipato alla Seconda guerra punica, inviando soldati contro Annibale. Conobbe un lungo periodo di prosperità e ricchezza vi vissero, infatti, fino a seimila abitanti.

Alla scoperta del sito

Passeggiando gratuitamente tra gli scavi, dal mattino fino al tramonto, sono riconoscibili i tre chilometri di mura di fortificazione con 4 porte d’accesso erette fin dalla fondazione. Non mancano il foro, un portico, consistente in un triplice colonnato, la Basilica, il macellum: mercato e le relative tabernae: botteghe.

Sono visibili i resti delle terme, il teatro e il Santuario di Ercole dove era situata la grandiosa statua di 2,40 metri in marmo secondo un modello elaborato da Lisippo di Herakles epitrapezios, “Ercole a banchetto”. L’opera è conservata al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, Villa Frigerj a Chieti. L’immagine simbolo degli scavi archeologici di Alba Fucens e sicuramente l’anfiteatro. S’è conservato bene con i due archi d’ingresso uno di fronte all’altro dai quali se parlare normalmente vi soprenderete dell’acustica perfetta.

L’Accademia Belgica e lo scavo

L’attività di scavo è stato compiuto dall’Accademia Belgica nell’immediato dopoguerra, tra il 1949 il 1979, quando le accademie straniere iniziarono in Italia una collaborazione scientifica su temi e luoghi della storia. I Belgi si adoperarono, insieme alla nostra sovraintendenza, compiendo un grande lavoro di scavo, studio e analisi sul sito di Alba Fucens. Vi hanno lavorato tre generazioni di archeologi.

San Pietro in Albe

Poco distante dall’anfiteatro era situato il tempio di Apollo. I monaci benedettini hanno vi hanno costruito sopra una chiesa, San Pietro in Albe. L’edificio è realizzato a tre navate divise da una doppia fila di colonne utilizzando quelle del precedente tempio. La parte posteriore costituita da un abside e sotto al presbiterio si trova la cripta. L’ambone e l’iconostasi meritano di essere visti per la spettacolare realizzazione a mosaico cosmatesco.

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Questo racconto è stato scritto ascoltando: Philip Glass: Solo Piano Music played by Jeroen van Veen