Lago di Como in barca

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Le vie “lariana” e Regina

Sono due le strade che si possono percorrere per andare alla scoperta dei borghi delle due sponde di “Quel ramo del lago di Como, che volge…” a ovest. Una è la Via Regina. Una sorta di colonna vertebrale che partendo dalla città di Como, costeggia quasi sempre la riva del lago passando attraverso i paesi di fama internazionale di Cernobbio, Moltrasio, Laglio, Brienno, Argegno, Colonno, Sala Comacina, Ossuccio, Lenno, Mezzegra, giunge fino a Tremezzo e Griante e poi prosegue verso occidente.

L’altra è la strada statale 583 detta ”Lariana“. Una strada stretta, curvosa e ondulata che si snoda lungo la costa orientale del lago. L’arteria collega Como a Lecco, passando per Bellagio, attraversando i centri di Blevio, Torno, Faggeto Lario, Pognana Lario, Nesso, Lezzeno. La Lariana rispetto alla Via Regina si tiene un pò in alto rispetto alla riva del lago.

La scoperta delle ville

La visita ai borghi percorrendo le due vie è uno dei modi per vivere la scoperta del territorio. Più difficoltosa è la scoperta delle Ville che hanno accolto diversi personaggi, divenute meta tra settecento e ottocento del Grand Tour. Le ville spesso inaccessibili via strada, sono progettate per stupire gli ospiti, per godere dell’assoluto e ricercato relax, immerse nella bellezza a 360°. Sono piccole perle d’architettura, ricche di decori e affreschi, con splendidi giardini situate in punti dove la vista sul lago è mozzafiato.

Image Lake Como Cruise di Paolo

Queste meravigliose dimore, come dicevamo, erano raggiungibili solo via lago e anche oggi per ammirarle in tutta la loro bellezza che narcisisticamente si riflette sulle acque lacustri.

L’ideale, quindi, è a bordo di una barca o un di un motoscafo come fece Mick Jagger qualche tempo fa e come abbiamo fatto noi, con il nostro Cicerone lariano Paolo, titolare di Image Lake Como Cruise e comandante dI una splendida imbarcazione.

Paolo vi saprà far vivere al meglio il tour alla scoperta delle ville e dei monumenti che di affacciano sul lago ma è anche a disposizione per tutte le formule di viaggio che scegliete di vivere nei tempi e modi che preferite.

Sensazioni che nutrono l’anima e la mente

Mollati gli ormeggi, si parte, il sole che scalda la pelle, la bella sensazione dei piedi nudi a contatto con il tappetino di canapa intrecciato che copre l’intero calpestio del motoscafo; l’aria che a volte carezza, a volte sferza il viso in base alla velocità del mezzo, le goccioline d’acqua nebulizzata che qualche volta si percepiscono fresche sull’epidermide, danno il senso dell’estate e introducono nel mood del viaggio.

L’odore del lago si mescola ai profumi dei multicolori fiori e delle vigorose piante che crescono sui declivi dei versanti montani. Sono tante le sensazioni che si sperimentano durante il tour, alle quali si aggiungono gli scenari e i paesaggi che riempiono di bellezza gli occhi nutrendo la mente e l’anima. Ma ci sono anche i racconti di Paolo che aggiungono aneddoti curiosi, storici e di gossip dei luoghi che pian piano si vanno a vedere.

Villa Erba

Paolo solitamente parte da Como, ma siccome alloggiavamo allo Sheraton Lake Como a Cernobbio, il nostro mini tour è iniziato da lì. Abbiamo subito chiesto di avvicinarci a Villa Erba, di quegli Erba che fecero fortuna con la casa farmaceutica. La villa fu una delle dimore di Luchino Visconti, gloria nazionale del cinema mondiale in particolare del neorealismo. Il regista che vinse il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia per Vaghe stelle dell’Orsa, la Palma d’oro al Festival di Cannes per Il Gattopardo, il Leone d’argento per Rocco e i suoi fratelli.

Si racconta da queste parti che Luchino insieme ai suoi amici cospargessero il loro corpo di farina e talco e poi fingendosi delle statue poste sulla balaustra, all’arrivo degli ignari turisti in barca, inscenassero la caduta delle umane statue nel lago, suscitando sconcerto nei turisti di passaggio e divertimento per gli artefici dello scherzo.

Villa Erba è la location scelta da Steven Soderbergh per alcune scene del film Ocean’s Twelve con protagonista George Clooney, che si sa, da queste parti ha preso casa e ha ospitato spesso i suoi amici di Hollywood.

Villa Olmo, Tempio Voltiano, Monumento ai caduti

L’altra villa inserita nel nostro mini tour è la neoclassica Villa Olmo, una delle ville suburbane tra le più importanti di Como, della quale si sentono gli echi della recente sfilata glamour voluta al suo inteno da Dolce e Gabbana.

La villa che ospitò tanti illustri personaggi storici come Garibaldi, nel 1927 è stata la location della prima mostra su Alessandro Volta nel centenario dalla sua morte. Una passeggiata nei suoi giardini all’italiana è d’obbligo oltre alla visita all’interno dove spesso si possono godere delle mostre temporanee.

Se la prima mostra dedicata a Alessandro Volta fu allestita a Villa Olmo, il neoclassico Tempio Voltiano è il museo scientifico dedicato all’illustre cittadino di Como inaugurato nel 1928 che lo racconta. A pochi colpi di remi dal Tempio Voltiano, il Monumento razionalista ai caduti fa mostra di se. Qualche nome che è legato a quest’opera architettonica, giusto per incuriosirvi: Filippo Tommaso Marinetti, l’architetto esponente del futurismo Antonio Sant’Elia e l’architetto razionalista Giuseppe Terragni.

Ossuccio e Nesso due chicche


Non ci dilunghiamo sulle altre Ville da vedere, ma vogliamo inserire due borghi che ci hanno emozionato. Viste dal lago le due località, hanno un fascino diverso. No! Non parleremo della straconosciuta Bellagio, suggeriamo in alternativa altre due chicche, Ossuccio e Nesso. Ossuccio è una frazione di Tremezzina che con le sue due chiese romaniche dei Santi Giacomo e Filippo e la quella di Santa Maria Maddalena con la sua antica e singolare torre è la meta da non perdere.

L’altro borgo è quello di Nesso col suo ponte medioevale detto anche ponte della Civera che ha alle sue spalle l’Orrido, che è una sorta di canyon, un luogo dirupato formatosi dalla confluenza dei due torrenti: Tuf e Nosè, che si tuffano tra le rocce creando una cascata, le cui acque si uniscono a quelle del Lario.

Anche Leonardo da Vinci fu affascinato da questo luogo, che cita, scrivendo: “Nesso, terra dove cade uno fiume con grande empito, per una grandissima fessura di monte”. Paolo ci racconta, che in molti salgono sul ponte e poi si tuffano nel lago. Questa volta, non avendo i costumi, non abbiamo colto l’occasione, ma è una delle tante ragioni per cui vogliamo presto ritornare in questi luoghi da sogno, alla scoperta di altre vicende storiche e emozioni da vivere.

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Questo racconto lo abbiamo scritto ascoltando: On Golden Pond di Dave Grusin